Per la POTS, alcuni trattamenti sono NON farmacologici. Questi trattamenti possono essere utilizzati da soli o in combinazione con farmaci. Gli interventi non farmacologici, se tollerati, dovrebbero essere considerati per la maggior parte dei pazienti e dovrebbero mirare a 1) espandere il volume sanguigno, 2) ridurre l’insufficienza/ristagno venoso (venous pooling).
Aumentare il volume sanguigno
Molti pazienti con POTS hanno un ridotto volume del plasma e del sangue in generale, che contribuisce al manifestarsi di tachicardia in ortostatismo (quando si sta fermi in piedi).
È stato dimostrato che incrementando sodio e liquidi si ha un aumento del volume sanguigno ed una maggiore tolleranza ortostatica.
Aumentare l’apporto di liquidi (bere fino a 3L d’acqua al giorno)
Pazienti con una normale funzione cardiaca e renale dovrebbero gradualmente...
Aumentare l’apporto di sodio fino a 10g al giorno (ad esempio con sottaceti, dadi con 1g di sodio per il brodo -magari usarne 3 alla volta-, snack salati tipo popcorns etc.). Le pillole di sale dovrebbero essere evitate perché sono molto concentrate e potrebbero causare nausea, vomito e disidratazione. Tuttavia alcuni pazienti riescono a tollerarle e a trarre effetti benefici da esse.
Dormire in posizione reclinata con la testa del letto rialzata. Questo facilita la circolazione del plasma e aumenta il volume sanguigno. L’angolo di inclinazione del letto può essere modificato posizionando blocchi di legno o grossi libri sotto la testa o i piedi del letto. Questo approccio è differente dal dormire usando cuscini voluminosi e mira a migliorare la circolazione sanguigna.
Ridurre l’insufficienza venosa
È consigliato ai pazienti POTS di indossare calze compressive per facilitare la risalita del sangue e migliorare la circolazione. La compressione dovrebbe essere di almeno 20-30mmHg.
Si possono usare calze compressive al ginocchio, ma migliori risultati si ottengono con calze compressive che arrivano fino alle cosce o, ancora meglio, che comprimano anche l’addome. Siccome questa soluzione non è delle più comode, si può optare per delle calze autoreggenti compressive fino alle cosce e poi una fascia compressiva (o pantaloncini compressivi a vita molto alta).
Alcuni trattamenti farmacologici per la POTS comprendono:
5) beta-bloccanti (es. bisoprololo, propanololo) per rallentare il battito cardiaco (questi farmaci possono abbassare anche la pressione)
6) ivabradina (rallenta il battito ma non abbassa la pressione)
7) midodrina: aumenta la pressione sanguigna in ortostatismo (in piedi)
8) fludrocortisone: favorisce la ritenzione del sale (quindi combatte l'ipovolemia e la pressione bassa)
9) flebo di soluzione salina, per aumentare il volume sanguigno
Altri (non usati in prima linea):
SSRIs
Pyridostigmine
...
Questi punti aiutano a combattere l'ipovolemia (basso volume sanguigno) comune nella POTS, eventuale pressione bassa, giramenti di testa e brain fog.
Fare esercizio fisico con un piano personalizzato (in posizione sdraiata o seduta) è anche raccomandato es: pilates, yoga, bicicletta, nuoto ecc. (vai all’approfondimento cliccando sul pulsante qui sotto)
Bibliografia:
Trattamenti non farmacologici
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